
La Cantina Terracruda ha origini recenti, ma la passione che la anima ha radici antiche. Nasce dall’unione e dalle idee di tre soci che hanno seguito la loro vocazione credendo nelle potenzialità di un territorio, nel quale la produzione di vino era prevalentemente realizzata a carattere familiare.


Sul sito potete trovare una vasta gamma di vini
Ottenuto da uve Bianchello, antico clone di Trebbiano
Ottenuto da un biotipo di Aleatico, presente già anticamente nell’areale della città di Pergola. Un’uva aromatica che dona a questi vini grande complessità di aromi sia all’olfatto che al gusto
Il Sangiovese non ha bisogno di presentazioni: vitigno tra i più diffusi nella penisola, trova casa anche nelle colline marchigiane, dove esprime un suo particolare carattere.
Spumanti ottenuti con il metodo Charmat o Martinotti di rifermentazione controllata in autoclave di acciaio, che consente di esaltare le caratteristiche di fruttato, freschezza e aromaticità del vitigno di base.
La “Visciola” richiama un’antica tradizione del Montefeltro, che fa risalire il vino di visciole all’epoca di Federico Da Montefeltro.
Così è nata la linea “Uvaggi reliquia”, antichi vitigni autoctoni ormai del tutto scomparsi che, attraverso un lavoro di ricerca, in collaborazione con l’Università di Ancona, sono stati rimpiantati e vinificati in purezza, per non perdere la memoria di questa terra.
Ed ecco i tre vini che ho potuto provare io
Ortaia – Pergola Doc Aleatico Superiore
ORTAIA Pergola Rosso D.O.C (2011): Nasce dal vitigno autoctono chiamato Vernaccia di Pergola (biotipo autoctono di Aleatico, Alla vista colore rosso rubino intenso, al naso intenso e abbastanza complesso, riconoscibile, fiori viola, rosa e lillà, frutta ciliegia matura e marasca, speziato. In bocca intenso e persistente, morbido, equilibrato.
CAMPODARCHI Bianchello del Metauro D.O.C.
CAMPODARCHI Bianchello del Metauro D.O.C. (2012):
Il vigneto Campodarchi, che ha in media 45 anni, è il più antico dell’azienda ed è in grado di offrire il meglio della produzione di Bianchello.A
lla vista colore giallo paglierino. Al naso intenso e complesso, note di frutta gialla ed esotica, mela, susina, pompelmo; floreale ginestra, mimosa; leggermente speziato, tocco vanigliato. In bocca ben equilibrato tra componenti dure e morbide, tra freschezza e sapidità, e morbidezza e calore.
Il vitigno Incrocio Bruni 54 è stato creato nel 1936 dal prof. Bruno Bruni, che lavorò per il Ministero dell’Agricoltura nel periodo 1930-1950,incrociando tramite impollinazione le varietà Sauvignon Blanc e Verdicchio.
Alla vista colore giallo paglierino, leggeri riflessi oro, al naso presenta note di sentori erbacei di foglia di pomodoro, fruttati agrumi e bergamotto, floreale di sambuco. In bocca spicca la freschezza bilanciata da calore e morbidezza, finale di bocca agrumato.
Un 'azienda che si sta evolvendo sempre più anche alla grande rilevanza nell'enologia italiana ed internazionale.
La cantina Terracruda produce vini di qualità.
Sono dei vini gustosi e molto buoni,mi sono piaciuti tutti, vi consiglio di assaggiarli.
Vi lascio tutti i link per maggiori informazioni
Sito
Pagina facebook https://www.facebook.com/CantinaTerracruda
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